Destinatari e contesto: 6+ adulti
alfabetizzati, corso CPIA
Livello: A1
Obiettivi comunicativi, interculturali e
linguistici: apprendimento di alcuni fra i principali gesti tipici della comunicazione
italiana e confronto culturale sulle differenze nella gestualità di popoli
diversi; lavoro su alcune situazioni comunicative ordinarie
Materiali: fotocopie, fogli, cartoncini, cartellone,
colori
Glottotecnologie: proiettore,
cellulari/tablet/pc, casse audio, macchina fotografica, dispositivo con timer
Modalità di lavoro: a coppie, a gruppi
di tre, project work, auto-apprendimento guidato e controllato dal docente
Approccio: comunicativo, umanistico affettivo
MOTIVAZIONE
Proiezione del video “Il linguaggio dei gesti”
di Scudit:
Attività 1 [5/10 minuti]
[proiettore, due sedie]
Due sedie vengono disposte in due punti
dell’aula. I ragazzi iniziano a camminare liberamente nello spazio. Quando
l’insegnante batte le mani uno di loro sale su un sedia e fa il primo gesto che
gli viene in mente; un altro studente può allora salire sull’altra sedia e
rispondergli con un gesto diverso. Entrambi dispongono della massima libertà espressiva:
non è necessario che i gesti non siano italiani o siano quelli del video, dal
momento che l’attività ha lo scopo
di introdurre l’argomento della lezione e favorire un’iniziale
familiarizzazione con le funzioni non verbali del linguaggio. Il gioco prosegue
finché tutti gli studenti hanno provato almeno una volta a salire su una sedia.
GLOBALITÀ
Attività 2 [20/30 minuti]
[polaroid/macchina digitale, foglio di cartoncino, cartellone, nastro adesivo]
Si formano due o tre file da minimo tre persone
ciascuna. Gli studenti sono tutti rivolti verso il muro dando la schiena
all’insegnante, eccezion fatta per l’ultimo membro di ogni fila. L’insegnante
mostra ai due/tre studenti rivolti verso di lui un gesto e una parola o
un’espressione che ne indica il significato, scritta su un foglio di cartoncino.
Gli ultimi studenti della fila si girano, toccano la spalla del compagno di
fronte a loro e mostrano il gesto; lo stesso faranno i penultimi coi
terzultimi, fino ai primi della fila. L’insegnante si sposta dunque di fronte
alle file e gli ultimi studenti ad aver visto il gesto dovranno mostrarglielo
provando a immaginare cosa significhi secondo loro. Chi darà la riposta esatta
(o più vicina a quella corretta) farà guadagnare un punto alla propria squadra.
L’insegnante fotograferà alla fine di ogni turno uno dei partecipanti nell’atto
di eseguire il nuovo gesto appreso. Le foto, accanto ai cartoncini col
significato delle espressioni gestuali, saranno appese su un grande cartellone
che potrà essere affisso sulle pareti della classe. L’obiettivo è comunicativo e prevede un esercizio dell’abilità di
lettura.
ANALISI
Attività 3 [15 minuti] [fotocopie]
Gli studenti vengono divisi a coppie. Le
espressioni o parole raccolte sul cartellone vengono impiegate nella creazione
di dialoghi (che riproducono alcune situazioni comunicative o script) preparati
dall'insegnante e forniti agli apprendenti in forma scritta tramite fotocopie.
Ogni apprendente, dopo una lettura individuale, dovrà impersonare i dialoghi con
il proprio compagno, sia verbalmente che tramite gesticolazione. L'esercizio si
svolge fra le coppie, senza restituzione alla classe. L’insegnante si muove per
l'aula, offrendo supporto e aiuto. L’attività mira a far lavorare sulle abilità di comprensione, lettura e produzione orale.
SINTESI
Attività 4 [50 minuti] [fotocopie]
Quando tutti i dialoghi sono stati preparati,
si richiede ad ogni coppia di alzarsi e mostrare la propria conversazione di
fronte alla classe senza alcuna parola, soltanto a gesti. Le altre coppie
avranno il compito di trascrivere ciò che vedono (il dialogo a gesti potrà
essere ripetuto più volte) su un foglio, confrontandosi internamente alla
coppia. Verrà poi offerta la soluzione consegnando le fotocopie del dialogo a
tutta la classe e concedendo il tempo necessario per leggere ed eventualmente
discutere con il compagno e col resto della classe. La coppia resterà a
disposizione dei compagni per dei chiarimenti e potrà anche ripetere la
sequenza di gesti.
Lo schema si ripete per ogni coppia di
studenti. Per evitare esiti demotivanti, l’insegnante potrà sottolineare che l’obiettivo
non è giungere a delle trascrizioni perfettamente uguali all’originale; l’intento è esercitare la capacità di
codifica del linguaggio non verbale tramite la sua traduzione in quello scritto.
Non è richiesta una completa correttezza formale: la distribuzione delle
fotocopie garantirà in ogni caso agli apprendenti la possibilità di leggere la
versione originaria del dialogo e confrontarla con quella scritta di proprio
pugno, il che permetterà di individuare delle soluzioni linguistiche che prima
si era cercate magari con grande sforzo.
RIFLESSIONE
Attività 5 [60 minuti] [proiettore,
cellulari/tablet/pc con fotocamera]
Proiezione del video "Italian hand gesture
rap":
La classe viene divisa in gruppi di tre. Si
richiede ad ogni gruppo la creazione di una breve canzone rap, che dovrà essere
prima progettata (scritta e associata ai gesti appresi durante la lezione) e
poi filmata da uno dei tre membri. Gli apprendenti possono utilizzare una base
fornita dall’insegnante, cercarne una nuova su internet, produrla autonomamente
con voce e percussioni o ancora non usarne nessuna.
I video saranno proiettati di fronte alla
classe due volte ciascuno e l’attività si conclude nel modo seguente: per ogni
gruppo un membro, durante la seconda proiezione, fa vedere come avrebbe
gesticolato il cantante nella propria lingua, ovvero mostra ai compagni dei
gesti tipici della propria cultura che potrebbero essere associati ai
significati trasmessi dalla canzone. Questa seconda fase assolve all’obiettivo interculturale di confronto
fra diversi tipi di gestualità. L’intera attività investe invece, insieme a
quella precedente, la sfera della produzione orale e di quella scritta.
CONTROLLO
Attività 6 [10 minuti] [timer]
Gli studenti si dispongono in circolo. Viene
attivato un timer. Il primo dice una parola o fa un gesto cui il vicino deve
collegarsi con un'altra parola o un altro gesto connesso con il precedente.
Perde chi rimane fermo o in silenzio allo scattare del timer. Il gioco ha uno scopo distensivo e può essere usato dal
docente per verificare quanto e come i gesti proposti nelle prime attività
siano stati memorizzati e appresi.
Compito
a casa